La passione per il carnevale è entrata nelle mie vene sin da piccolo e in maniera del tutto ingiustificata. I miei genitori, mio padre di Giarre e mia madre di Catania, non hanno vissuto a pieno la vita e le tradizioni acesi e del resto non capivano la mia passione per il carnevale e le tradizioni popolari. Ho iniziato con i carri in miniatura, nel garage di casa tra macchine, colori e infinita passione. Di nascosto raggiungevo a piedi i capannoni dei carri, la mia seconda casa, dove incominciai a osservare e incollare i primi fogli di carta. Nel 2005 la modellazione, attraverso l'argilla, delle prime maschere per un carro grande e nel 2007 un mio minicarro viene esposto al museo del Carnevale di Viareggio. Adesso lavoro come scultore per il cantiere GeS Ardizzone ma il mio laboratorio continua ad essere attivo. Un anno fà, con alcuni ragazzi che da sempre seguono i miei lavori e la mia passione, è nata la voglia di creare un laboratorio in movimento che tramite l'uso di materiali poveri e di riuso possa portare questa grande tradizione fuori dai cantieri, avvicinando sempre più giovani alla costruzione dei carri, divulgando le fasi e la maestria di questa antica arte e creando percorsi di riuso creativo in una società che seppur a piccoli passi è consapevole di quanto sterile sta diventando l'uso spropositato della tecnologia e che ricerca soprattutto nei giovani un'irrefrenabile voglia di sporcarsi le mani e di ricominciare a sognare. Per noi la creatività può rappresentare un piccolo passo per un presente migliore!
Matteo Raciti
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